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giovedì 25 settembre 2008

Ricordo d'un sogno





Scende una lacrima
nel ricordo d'un sogno
del gioco di una mano
che si muove lentamente
tra le ciocche dei capelli.
Ed del tempo che scorre e
fugge sempre più lontano
nel silenzioso abbraccio
della notte.
Dove le speranze,
sono dentro un
pugno chiuso,
che il cuore non vuole
aprire, per paura
di vederle fuggire
come stormi d'uccelli
che s'affrettano per
andare a costruire
i loro nidi in altri
luoghi così lontani
lasciando la mia
povera anima sola

la luce della notte



la luce della notte

Attraverso i vetri stanchi
due occhi di vagano lontano
arrampicandosi su la luce
addormentata di un lampione
per sognare una falce di luna
che dolcemente si lascia andare
tra le braccia della laguna.

domenica 3 febbraio 2008

Il lungo ricordo



Il lungo ricordo
dello scorrere
sghembo
del tuo pollice
sul mio viso
s'è dissolto
solamente
nell'alba
del nascere
d'un nuovo
grande sole
nel mio cuore

Il silenzio è















Il silenzio
è un foglio bianco
da riempire
con i canti armonici
dei penseri

Il tempo si dilata





Il tempo si dilata
mentre una goccia
d'acqua velata
della luce soffusa
della mia essenza.
scorre lentamente
sulla tua pelle
Intensamente
percorre le dolci
strade del profumo
del desiderio

Quel no



Quel no,
pietra di pomice
che sfrega
sugli onirici sogni

giovedì 24 gennaio 2008

A Franco

Di te ricordo quando nella
mia casa avvolta dal silenzio
solo la tua voce, rimbombava,
a volte arrabbiata, altre
rideva di cuore.
Ci faceva penetrare,
mondi a noi sconosciuti,
con parole semplici
ci rendeva consapevoli
di quello che succedeva
attorno a noi, Come
non hanno mai saputo fare
ne laureati ne preti e nessun
predicatore tra quelli
che si sono affacendati
dietro, finestre di cristallo
e dentro tubi cadodici e circuiti integrati.
Ora te ne sei andato, e di te
mi rimane proprio qui nel cuore
Le bestemmie che mandavi
ai padroni del mondo.
E le tue risate spontanee
quando ci raccontavi dei
cuori puri dei bambini.
Ciao Franco

martedì 22 gennaio 2008

Esplorazione Urbana

Una finestra aperta
sulla nebbia gelida,
milioni di minuscoli coltelli
penetrano la desolante solitudine
cercando invano di
tagliare la malinconica immagine
strappata dal tuo cuore