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venerdì 31 agosto 2012

Sono le mille cose

Sono le mille cose 

Sono le mille cose che
non potrai capire mai,
sono le certezze che io ho
sono acqua e vento,
sono luna e tramonto
sono notte e l'aria che respiro
e lascio scorrere le mie emozioni
che a te sono aliene

Daniela (nuvolotta) Frigo

mercoledì 29 agosto 2012

Renato


Renato

Andavamo insieme in bici
a girare senza meta
il silenzio rotto solo
dal rumore delle catene.

Tagliavamo il silenzio
di quei posti bellissimi e remoti,
dalle distese di grano ai verdissimi prati,
che sembravano d'acqua quando
il vento scuoteva appena esili fili d'erba,
che mi parevano onde infinite,
onde di un mare delicato,
profumato di fiori.

Non ci servivano le parole,
i nostri occhi per fare domande,
i nostri sorrisi erano le risposte.

Poi il tempo che non perdona,
ci ha diviso, ha diviso le nostre strade,
L'ultimo mio bacio nel tuo viso,
e tu che mi sembravi stupito,
ed io che ancora non avevo capito.


Poi un urlo nella sera, come una spada
tagliò il tuo nome arrivato dall'etere infinito,
ed il mio petto si stringeva in una morsa atroce,
singhiozzi, lacrime, senza più fine.

Il mio ricordo? Quel bacio ,
e la polvere bianca che ci ha diviso.

gennaio 1999
Daniela Nuvolotta Frigo



Non posso lasciare questa poesia, senza alcun commento,
Per Renato e per quei ragazzi che si perdono.
Non giudicare, e ne fare di tutta
l'erba un fascio perchè ogni caso è un caso a se,
ma il mare delicato e profumato di fiori,
è in realtà Renato,un ragazzo sensibile
e profondamente ingenuo. Scrivere
questa poesia mi è costato molto dolore e spesso
quando la rileggo non posso non stare male e
piangere a distanza di un anno da quando è mi è
uscita da dentro, poi avevo rimosso tutto, leggendo
parlando e discuntedo è poi uscita da dentro
avevo sofferto moltissimo alla sua morte, per il colmo
di sfortuna non sono stata avvisata dagli amici, ma l'ho
sentito in una fredda giornata d'inverno alla televisione,
tra le notizie di Rai tre, quando ho sentito, il suo nome, e
parlavano di un ragazzo morto per overdose, morto
in mezzo ad una strada non ho potuto non urlare dal dolore
perchè alla gente che vende sogni che portano alla
morte, non gliene frega niente di ciò che vanno a calpestare,
E uccidono le anime più belle e ingenue, come quella di Renato

Daniela Nuvolotta Frigo

sabato 18 agosto 2012

spudorata timidezza

Spudorata timidezza

Spudorata timidezza
che ha la meglio su di me
si muove avvolta a volte
da mitraglie di parole
Vorrei aprirmi davvero
ma lei integerrima mi blocca
metà delle cose che vorrei dire
rimangono nascoste oppure sparse
su invisibili ragnatele
che lei tesse e raccolgono
le briciole della mia essenza
E nessun Pollicino mai raccoglierà
e mai troverà il cammino tra
gli intricati fili della rete
che lei tesse attorno a me

Scoppia ancora quella bomba

Scoppia ancora quella bomba

Scoppia ancora
quella bomba
ogni giorno
nella vergogna
del silenzio
si placherà il suo eco
forse solo quando
sarà sentenziato
il mandante
e il verdetto
giudicherà il colpevole


Eppur ti vedo che ti muovi furtivo

Eppur ti vedo che ti muovi furtivo

Eppur ti vedo
che ti muovi furtivo
tra le ombre della notte
mentre prolungo
l'infinita attesa
disegnando e ascoltando
i nostri sogni
non riesco fare finta
ma tu lo sai che sono vera

martedì 14 agosto 2012

I miei sogni abitano leggeri


I miei sogni abitano leggeri

I miei sogni abitano leggeri
in case con i mattoni
fatti di speranza e di chissà
le finestre sono sospiri
con tendine tessute d'attesa
le porte sono fatte di sogni
dipinte con il pennello intriso
nel  mare delle mie emozioni
Nel giardino fiorisco qua e là
chimere, color elegia
Dal comignolo si eleva
e poi si propaga
il fumo della nostalgia dei miei ricordi
dove fuggono tutti i miei perchè
che viaggiano nella notte e si disperdono
nel mio cielo punteggiato di polvere di stelle

domenica 5 agosto 2012

In questa terra


In questa terra
dovremmo essere in alto
volare come uccelli senza nome
dovremmo essere delle piume
leggere e visibili solo al vento
Piume che incidono nei cuori
non già solo sogni
non solo speranze
ma fatti e gesti
passi concreti e leggeri
ma sopratutto veri

giovedì 2 agosto 2012

Ciabattano lentamente i politici



Ciabattano lentamente
i politici sulle nostre teste
mentre i pochi che  guardano 
il nostro paese dall'alba
urlano rivoluzione
gli altri, i più, 
dormono e lasciano fare
e brontolano un poco
solo quando tramonta il sole.

Daniela (nuvolotta) Frigo